I had plans this year too

I had plans this year. 

Big ones. Like many people.

My family was set to celebrate a milestone birthday and was planning to holiday together in Italy. I had returned to Rome just 6 weeks before, preparing to kick into rehab to manage the fallout from 8 surgical procedures in an 18 month period. 

It felt like I blinked and I was then back on a plane leaving a lockdown behind me. Only to arrive in Melbourne to go straight into a 14 day self isolation, during which our State announced a lockdown. 

I had plans this year. 

So did my family and friends.

So did my colleagues who work mainly in the hotel, tourism, restaurant, hospitality and media sectors. 

So did business owners – big and small.

So did athletes who were preparing to compete in tournaments of dreams like Euro2020 or the Tokyo Olympics. 

So did people on low incomes who are now facing unemployment.

So did new graduates, jobseekers, job starters who were excitedly preparing for new experiences. 

So did those who became stranded when they were supposed to be enjoying their holiday.

So did aspiring travelers who had saved for trips of a lifetime.  

So did people about to get married. 

So did performers in musicals, theatre and other art forms. 

I had plans this year. 

And I’m sure you did too. 

But you know who else had plans? 

The victims of this pandemic – the ill, the deceased. 

The families of these victims. 

The doctors and nurses on the front line.

The emergency services staff deployed to protect us all and manage a new world order in cities locking down around the world. 

Government workers preparing to deliver the year’s programs and services that have now been thrown out the window and who are now pivoting to ensure essential services can still be efficiently accessed.

I had plans this year. 

We all did.

The world did. 

But the universe had other plans for us. 

For me, it’s shown to be a humbling moment. A reminder that, ‘Surprise!’ The world doesn’t revolve around me. Around anyone really. There are greater forces in play. Ones that can callously dispose of your plans, your hopes and dreams. 

It also reminds me of an ancient Yiddish proverb: Man plans, God laughs. 

But the sun will set on this time in our life. One where fear and uncertainty have become our new norm. 

I like most of you, am also trying to process that it’s not going to end overnight. 

I had plans this year. 

And to put it in simple terms: it’s plain shit and the unknown is unnerving. 

But let’s not lose sight of the emergency. This is the world’s biggest peacetime threat and challenge of our lifetime. 

A new day will dawn. And my hope for the world is that we’ll have learnt something. I’m not so sure. But I am always hopeful. 

Signing off from (my quarantine in) Melbourne

Baci Maria  

VERSIONE ITALIANA

Anche io avevo progetti per quest’anno.  

Avevo progetti quest’anno. 

Grandi progetti – come tante altre persone.

La mia famiglia era pronta a festeggiare un compleanno importantissimo e per l’occasione avevamo organizzato una vacanza tutti insieme in Italia. Io ero rientrata a Roma da circa 6 settimane ed ero pronta per la riabilitazione, dovevo riprendermi dagli 8 interventi chirurgici subiti negli ultimi 18 mesi.

E in un batter d’occhio mi sono trovata di nuovo su un aereo: lasciavo l’Italia sul punto di chiudere le frontiere per arrivare a Melbourne dove mi aspettavano due settimane di auto-isolamento. Nel frattempo anche il governo australiano annunciava la chiusura.

Avevo progetti quest’anno. 

Anche i miei amici e la mia famiglia.

Anche i miei colleghi che lavorano nel turismo, hotellerie, ristorazione e nel settore dei media.

Anche i piccoli e i grandi imprenditori.

Anche gli atleti che si stavano allenando per gare da sogno come Euro2020 o le Olimpiadi di Tokyo.

Anche le persone a basso reddito che ora si trovano in disoccupazione.

Anche i neo laureati, le persone in cerca di lavoro, le persone che avevano appena iniziato a lavorare e che si preparavano con entusiasmo a nuove esperienze.

Anche le persone bloccate sul più bello, proprio quando era arrivato il momento di godersi la meritata vacanza.

Anche gli aspiranti viaggiatori che aspettavano con ansia di partire per il viaggio della loro vita.

Anche le persone che avevano organizzato un matrimonio.Anche gli artisti, i cantanti, gli attori e le persone che vivono di ogni forma d’arte. 

Avevo progetti quest’anno. E di sicuro ne avevi anche tu. 

E sapete chi altro aveva progetti?

Le vittime di questa pandemia – gli ammalati, i deceduti.

Le famiglie delle vittime. I medici e gli infermieri in prima linea.

Gli addetti al servizio di pronto soccorso schierati a favore della nostra protezione che adesso hanno a che fare con una nuova realtà da gestire fatta di emergenza e isolamento.

I funzionari del governo che stavano preparando programmi e disegni legge per l’anno a venire: tutto inutile perché adesso bisogna lavorare innanzitutto per garantire che i servizi essenziali siano accessibili a tutti. 

Avevo progetti quest’anno.

Tutti ne avevamo. Il mondo ne aveva. 

Ma l’universo aveva altri progetti per noi. 

Credo che questo sia davvero un momento di umile riflessione. Qualcosa mi ricorda che – guarda un po’ – sorpresa! Il mondo non ruota intorno a me! In realtà non ruota intorno a nessuno di noi.

Ci sono in gioco forze più potenti. Forze in grado di disporre delle nostre speranze, dei nostri progetti e dei nostri sogni in modo spietato. 

Mi viene in mente un antico proverbio Yiddish che dice: “L’uomo pianifica, Dio ride.” 

Ma il sole tramonterà anche su questo periodo della nostra vita. Un periodo in cui l’incertezza e la paura sono diventate la nuova norma. 

Io – come tanti di voi – sto cercando di farmene una ragione e abituarmi al pensiero che purtroppo non finirà tutto così presto. 

Avevo progetti quest’anno. 

E per farvela breve: è uno schifo, l’incerto è così snervante! 

Ma non perdiamo di vista l’emergenza. Questa è una delle più grandi minacce che subiamo in tempo di pace, nonché la più grande sfida della nostra vita. 

Un giorno nuovo sorgerà, e spero che nel frattempo avremo imparato qualcosa. Non ne sono sicura, ma la speranza non mi abbandona mai. 

Per ora è tutto da Melbourne (in quarantena). 

Baci, Maria  

Photos of Rome were taken from: Travelweek & EnTouriste.

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